Melbourne 2017 ha riaperto una sfida che va oltre il tennis puro e ortodosso, quella tra due titani dalle personalità sportive molto diverse che hanno personificato il tennis portandolo al massimo di popolarità. Vedere questi due campioni in campo è sbalorditivo: ogni incontro riscrive la storia del tennis alzandone l’asticella; l’uno costringe l’altro ad andare oltre il proprio gioco ed è questo che rende un semplice match uno show di talenti.
Per voi, nostri tennisti abbiamo una ghiotta sorpresa: Alex Ciuffa, preparatore atletico nonché maestro di tennis al Forum Sport Center analizzerà con noi, colpo su colpo, questi due fenomeni che hanno scelto umilmente di affrontarsi, conoscersi, riconoscersi e modificarsi.
Alex come ha fatto Federer a battere Nadal alla finale di Australia Open 2017 a Melbourne, visto che è dal 2007 che non accade in uno Slam?
Federer, in quanto genio e professionista del tennis incontrastato, all’inizio non accettava di affrontare Nadal ad armi pari ma voleva vincerlo esprimendo il suo miglior gioco, quello che lo contraddistingue. Giocare d’attacco, sotto rete con il suo rovescio a una sola mano non gli era più permesso con Nadal: quando ti trovi a colpire una palla a 5.000 rpm con un rimbalzo altissimo, sei costretto a ribattere ad altezza spalla. Uno sforzo troppo elevato che alla lunga non ha pagato.
La differenza alla finale di Melbourne l’ha fatta la posizione da fondo campo e proprio il rovescio, giocato coperto in topspin, insieme a pochi slice back.
Siamo davvero ansiosi di conoscere alcuni dei colpi da maestro utilizzati dai due campioni
Nadal è famoso per il suo dritto uncinato chiamato, in gergo, “banana shot”: con un singolare movimento del polso Rafa “arpiona” il dritto riuscendo ad imprimere una traiettoria curvilinea sul lungolinea, molto più difficile da intercettare. È la parabola di Nadal che in alcuni casi ha aggirato la rete ed è rientrata nel campo avversario, un colpo imprendibile!
Federer ha invece un servizio eccellente che gli permette un ACE anche servendo a 150 h.
I suoi colpi sono precisi e rettilinei e mette, da vero trasformista, molta fantasia a rete.
Si può dire che ha reinventato il tennis: sto pensando alla SABR, una risposta al servizio avversario che consiste nell’avvicinamento a rete, senza aspettare il rimbalzo della palla, colpendola in attacco.
E il tweener di cui si parla in merito a Us Open 2009 contro Novak Djokovic?
È un colpo passante sotto le gambe, spalle alla rete, in risposta solitamente ad un lob, che Federer ha reso spettacolare, ma, in realtà, viene utilizzato da quasi tutti i tennisti.
Da preparatore atletico consigli di individuare un antagonista di gioco da sfidare negli allenamenti, per migliorare la propria tattica, come accade tra i due campioni?
Assolutamente sì. La tattica di gioco va sempre modulata in base all’avversario.
Oggi la tattica nel tennis fa la differenza: lo si evince da campioni, come lo stesso Nadal o Coria o lo stesso Djokovic che, per fare un salto in avanti, e vincere Wimbledon devono puntare sulla tattica.
Anche Nadal infatti ha modificato il suo gioco…ad esempio la smorzata in finale con Raoinic rappresenta un’evoluzione tattica?
Direi che è sempre tutto studiato sull’avversario. Consiglio di usare la smorzata con un giocatore molto alto e poco veloce come Raoinic, ma usarla su Federer avrebbe significato offrirgli la possibilità di attaccare.
Da preparatore atletico del tennis al Forum Sport Center, quali esercizi consiglieresti per sviluppare le tecniche di questi due campioni?
Per allenare un fisico come quello di Nadal è necessaria una preparazione fisica di base notevole. Bastano: corsa, tapis roulant, percorsi con coppelle e cinesini, spostamenti rapidi in diagonale e verticali con aggiunta di colpi, limitando le pause a 20 secondi, simulando i tempi di gara.
Per potenziare i muscoli e avere le gambe di Nadal che sopportano un peso di 90 kl è necessario fare pesi in palestra, squat con bilancieri, leg press con stacchi esplosivi
E rispetto al gioco di Federer, quali sono le caratteristiche che si possono allenare?
Principalmente capacità coordinative che si apprendono soprattutto dai 6 ai 12 anni ma possono essere sempre sviluppate.
Gli esercizi più utili sono quelli con la palla in movimento che sfruttano la bilateralità degli arti. Ad esempio salire sulla bosu, in piedi, in equilibrio e poi simulare e testare i colpi tecnici.
Grazie Alex
