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5 soluzioni (sedentarie) alla pigrizia

sedentarietà rimedi

Fai parte di quel 11,7 % di uomini o di quel 8% di donne che si allenano in modo saltuario? Attenzione potreste andare a convergere in quel 39,1% della popolazione italiana totalmente sedentaria. Questo perché la cosa più difficile non è fare sport ma continuare a farlo e convincersi solo con argomenti legati all’aspetto fisico non è possibile. Bisogna cercare altre motivazioni come quelle che andiamo a raccontarvi.
Sì perché essere attivi è uno stile di vita non uno sport, è un racconto migliore di noi stessi e possiamo cominciare la prima pagina quando vogliamo, basta arrivare fino alla fine come accade per un buon romanzo. Ecco, l’idea di utilizzare una metafora sedentaria, la lettura, per parlare di sport ci piace, andiamo avanti!

Come facciamo a rendere il nostro romanzo così avvincente da volerlo leggere fino alla fine? Pensa a quali sono le caratteristiche che deve avere un buon libro perché sia letto fino all’ultima pagina, scoprirai come rendere avvincente anchela tua relazione con l’attività fisica.

Cap1: Motivazione e piacere

La motivazione non deve mai essere fine a se stessa perché è sempre legata ad un obiettivo, un’emozione, qualcosa di rilevante per la persona che non può essere solo: avere glutei tonici. Bisogna focalizzarsi su qualcosa di più durevole: ridurre lo stress, trovare nuove amicizie, sentirci più energici e sentirci positivi, qualcosa che sia legato ad una sensazione piacevole, ad un sentimento, come quello che evoca un buon libro

Cap.2: Avvincente

Una storia che brucia subito tutta la trama, ci piacerebbe? La molleremmo dopo poco e getteremmo il libro nel dimenticatoio. Anche la storia di noi stessi e del nostro cambiamento di stile di vita va scoperto gradualmente per essere sicuri di non mollare sul più bello. Quindi, allenarsi in modo intensivo senza il giusto riposo ci porterà ad avere aspirazioni impossibili da mantenere: nei primi tempi concediamo almeno due o tre giorni al riposo settimanale.

Cap.3 Concretezza

La vera storia avvincente è quella in cui ci identifichiamo, in cui troviamo una motivazione concreta: diamo concretezza alla nostra forza di volontà! Michelle Segar dice sulle pagine di Elle: “se hai bisogno di forza di volontà per fare qualcosa, allora non vuoi farla davvero”. Dobbiamo pensare all’esercizio fisico “in altri termini: perché lo stiamo facendo? Cosa vogliamo ottenere da quello che stiamo facendo? Quali benefici posso averne oggi? Come mi sento quando mi muovo? Come mi sento appena ho finito?”. Queste le domande fondamentali per non affidarci solo alla forza di volontà.

Cap.4 Usare lo sport come un mezzo

Leggi una bella storia perché ti dà in cambio qualcosa: ti fa sentire di buonumore o ti fa vivere un’esperienza d’evasione. Cerca di ricordare come ti senti quando fai sport, le sensazioni di benessere e di divertimento; se riuscirai a recuperare tutte le volte nella tua memoria quello stato d’animo sarà la tua motivazione ad allenarti di nuovo.

Cap.5 Imprevisti: non abusare

Anche la trovata geniale, il migliore colpo di scena è tale solo se l’autore della tua storia preferita non ne abusa. Quindi anche nello scrivere il tuo libro preferito, quello della tua salute e del tuo benessere, puoi improvvisare ogni tanto un allenamento, quando c’è una bella giornata è naturale esclamare “vado a correre” ma serve anche la routine, la ripetizione, come accade nelle favole quando la principessa inciampa sempre sugli stessi errori. Pianifica la tua attvità fisica e pianifca anche gli imprevistsi calcolabili per ridurre la tua probabilità di fallire e cioè restare sul divano!