Magazine

Feste in famiglia: ecco perché fanno bene

Oltre lo stress: scopriamo cosa c’è di buono nello stare insieme durante il periodo natalizio

Quando si è piccoli il mese di dicembre è, complice l’arrivo delle feste di Natale, quello più bello dell’anno, forse più di quello estivo. La gioia di trascorrere le feste in famiglia, scartare i regali e respirare un’atmosfera magica carica di riti, tradizioni e simboli è per i più piccoli una vera boccata di meraviglia. Poi, quasi magicamente, tutto sparisce nel giro di qualche anno e da adulti ci si ritrova a vivere con stress le stesse cose. L’ansia di rivedere i parenti, di rispondere alle stesse domande, di ascoltare i soliti discorsi, di trovare regali non banali da fare, organizzare i pasti per tante persone, eccetera eccetera. Tanto che l’atmosfera di queste feste in famiglia diventa tossica. Eppure c’è del buono in tutto questo, parafrasando le parole che Sam rivolge a Frodo ne Il Signore degli Anelli.

Perché vivere con gratitudine e serenità le prossime feste

Se crescendo si perde un po’ quella purezza dell’infanzia si acquisisce anche una maggiore consapevolezza. Da una parte questa sembra farci aprire gli occhi sulla realtà facendoci vedere le cose meno belle, dall’altra può essere lo strumento per andare in profondità e capire perché le feste in famiglia fanno bene. Sempre.

Tutto cambia, ma qualcosa (di buono) resta

Gli anni passano e dietro la monotonia delle cose che si ripetono c’è qualcosa di importante che resta. Tra le tante cose su cui concentrarci è utile sottolineare il valore dei riti e delle tradizioni di famiglia. Spesso un caos e un motivo di tensione, ma anche una realtà che, nonostante tutto, si ripete. Questa stabilità è fondamentale non solo per i bambini, ma anche per i ragazzi e gli adulti che, specialmente in un mondo molto frenetico e incapace di creare legami forti e duraturi, possono trovare nelle feste di famiglia quella stabilità perduta. Magari inconsapevolmente e nascosta dietro ad aspetti faticosi, ma c’è.

Il valore dei ricordi

Si dice spesso che ciò che vale lo apprezziamo quando non lo abbiamo più e se è vero il periodo delle feste di Natale è utile per “accumulare” ricordi. Dall’apparecchiare la tavola al regalo fotocopia di quello zio o dalle domande impertinenti (e la laurea? e il/la fidanzato/a? e quando ti sposi? eccetera) di quel parente tutto quello che accade riempie il forziere della nostra esperienza. Un forziere nel quale attingere per ricordare chi siamo stati e cosa abbiamo vissuto.

Fermarsi, rilassarsi e riscoprirsi

Pur tra tanto inevitabile caos il momento delle feste in famiglia è prezioso per fermarsi e rilassarsi. A qualsiasi età. Ma non un rilassamento prettamente fisico da starsene spaparanzati sul divano, ma dalla possibilità, magari sorseggiando una tazza di caffè o di cioccolata calda, di riscoprire sé stessi e il valore di ciò che si fa. Troppo spesso facciamo cose in continuazione che non ci rendiamo conto del senso e della piega che sta prendendo la nostra vita. Parlando con uno zio o un cugino, o magari ascoltando altri parlare (se non addirittura litigare) si riesce ad apprezzare ciò che si è. Specialmente durante l’adolescenza e le fasi critiche della vita questa può essere un’esperienza rassicurante e indispensabile per trovare pace. Anche questa è la magia del Natale e delle feste in famiglia,

Non è sempre tutto così zuccheroso

Quella che abbiamo fin qui condotto non è una narrazione romanzata che ignora le difficoltà di famiglie e relazioni spesso sanguinose. Famiglie distrutte da eventi traumatici, da scelte personali dolorose o da difficoltà più grandi della propria capacità di sostenerle. Senza volerne sminuire la portata è utile apprezzare questi momenti di festa anche alla luce di queste sofferenze. La vita presenta anche questa faccia della medaglia e fuggirvi è impossibile. Negarla o ridurla è sbagliato, così come nasconderla dietro al presunto dovere di “guardare le cose belle”. I giorni di festa possono essere l’occasione per guardarle in faccia, anche nella loro drammaticità, e recuperare un po’ di tranquillità lasciando andare ciò che non possiamo trattenere (anche se ci è caro) e, seppur con fatica, riscoprendo la bellezza di costruire su altri terreni fertili per recuperare la gioia e la bellezza del valore della propria vita.

Il senso delle cose

Il più delle volte non ce ne rendiamo conto e del quadro delle feste in famiglia vediamo solo ciò che appare in tutta la sua evidenza. Eppure c’è un “dietro le quinte”, un rovescio della medaglia, che non percepiamo direttamente ma che si rivela fondamentale per la vita di ciascuno; da quella del bambino a quella dell’anziano, passando per quella dell’adolescente e dell’ospite di turno. Ed è l’elemento legato alla tradizione, alla ripetizione di gesti e riti che, seppur apparentemente esagerati o sostituibili, spiegano il senso del Natale. Ovvero una festa dove l’affetto, la comunità, lo stare insieme e il prendersi cura delle cose (gli addobbi, la preparazione della tavola, l’incartamento dei regali, eccetera) e delle persone sono di casa.