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Rovescio, come eseguirlo in modo corretto

tennis rovescio

Il rovescio nel tennis è un colpo che proietta sentimenti di amore ed odio verso uno sport affascinante e complesso dove la tecnica millimetrica (distanze esatte tra pallabustoracchettarete) incontra lo stile, vera differenza sul campo. E’ lo stile che, inspiegabilmente, tende a trasformare questo sport in un’abile danza tra due avversari che si adattano l’un l’altro senza mai perdere la concentrazione sul gioco (che deve modellarsi reciprocamente).

Il rovescio è quel colpo che “tu come lo fai, a una mano o a due mani?”. Attualmente pochissimi giocatori agonisti lo eseguono ad una mano (tra cui ad esempio il leggendario Federer), mentre la maggior parte di loro utilizzano la versione a due mani. Generalmente, in fase scolastica, il rovescio, nel tennis, viene insegnato a due mani ma, per un giocatore di livello o intenzionato a fare tornei frequentemente, è preferibile saper alternare i due stili. Una cosa è certa: imparare un buon rovescio può essere decisivo in un match.

Vantaggi di gioco nel rovescio a una mano

Quando cominci a giocare a tennis, potresti chiederti perchè fare il rovescio sia ad una mano sia a due mani. La risposta sta nel fatto che anche se il rovescio si insegna a due mani, la versione ad una sola mano permette una maggiore dinamicità di gioco: il corpo, nel rovescio ad una mano, infatti, si trova in una posizione di maggiore flessibilità e apertura. Per essere tecnici, il rovescio a una mano è un’abilità contraddistinta dall’impiego di una catena cinetica aperta, in quanto i gradi di libertà di movimento di corpo e articolazioni sono maggiori rispetto al rovescio a due mani, che al contrario impiega una catena cinetica chiusa.

Vediamo come eseguirlo nel modo corretto.

  1. Torsione tronco. Le spalle devono ruotare di circa 120° rispetto alla posizione di partenza.
  2. Posizione racchetta – palla. Bisogna prepararsi all’impatto arretrando il piede sinistro (nel caso si è destrimani) e portando avanti il piede destro; ruotare spalle e le anche sincronicamente (la sincronia dei movimenti è molto importante nel tennis); la racchetta va ruotata dai 240° ai 270° durante la fase di preparazione ed è utile che il gomito sia flesso per sfruttare la potenza del colpo. La palla va colpita all’altezza del busto e rispetto all’altezza del campo, al livello del piede destro. Colpirla prima potrebbe togliere efficacia.
  3. Punto d’impatto. Nel momento in cui la palla impatta la racchetta (o viceversa) è importante trovarsi già in posizione ed, in questo, gioca un importante ruolo stabilizzatore il braccio non dominante che deve disporsi lungo il fianco posteriore in modo da equilibrare la posizione, minimizzando la torsione del tronco, nel momento della spinta.

Piccoli trucchi per non perderti un punto

  1. Per aumentare l’accelerazione della pallina, il consiglio è di posizionarsi con il fianco alla rete,estendere orizzontalmente il braccio che impugna la racchetta, estendere il gomito un attimo prima di colpire la palla in modo da permettere alla mano di flettersi nel momento dell’impatto per imprimere un’ulteriore accelerazione alla pallina.
  2. Per recuperare palle molto lontane meglio correre lungo il campo, mentre su spostamenti brevi meglio fare dei piccoli saltelli laterali.
  3. Mentre si corre per andare a prendere la palla, si raccomanda di pensare all’apertura delle braccia per preparare la posizione in tempo e, nel momento dell’impatto, all’abduzione ovvero allontanamento dalla racchetta dal tronco,
  4. Te l’avrà detto sicuramente il tuo primo maestro di tennis ma è sempre bene ricordarlo: non dimenticarti di completare il gesto, dopo aver colpito la palla, portando la racchetta sopra la spalla destra, se sei destrimane, sinistra se sei mancino.
  5. Le gambe, molleggiano in attesa della palla, e si flettono quando colpisci la palla, prima di estenderle, subito dopo, alla fine della rotazione.

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